Sparatoria a Caserta: il finto reduce giocava a soft air
Sparatoria a Caserta, faceva credere di essere un militare, ma giocava a softair: in casa un arsenale
Articolo tratto da Il Messaggero
Caserta, 19 giugno 2019
Tutti nel quartiere pensavano che il militare che ha provocato la sparatoria in un bar del centro di Caserta fosse un reduce di guerra perché non parlava d’altro che delle sue missioni all’estero. In realtà Gianfranco Lamonica non è mai stato un militare se non per la leva, nel 1998. Disoccupato nulla facente, vive con l’anziana madre a Puccianiello e in casa aveva cinque armi ad aria compressa, un miniarsenale di fucili per il softair.
Proprio lo sport cui si dedicava, con tanto di foto, aveva convinto i suoi conoscenti che fosse veramente un militare. Lamonica, oggi alle 13:00, ha prima minacciato di sparare in un bar e poi ha puntato la pistola, che solo dopo si è scoperto essere una riproduzione per il softair, contro gli agenti di polizia intervenuti. I poliziotti, costretti a fare fuoco, lo hanno centrato a una spalla e a una coscia. Ora Lamonica è in codice rosso all’ospedale di Caserta.
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