L’omicida (presunto) con un debole per il soft air
L’omicida (presunto) con un debole per il soft air. Della serie: mai aggredire un softgunner!Una vita stravolta quella di Salvatore Russo che il 3 settembre ha fissato la data per le nozze con la compagna che gli ha dato due figli. Emergono nuovi retroscena sulla lite e la spedizione punitiva dei Contiguglia. Il sindaco di Ucria (Me) attonito: «Il nostro è un paese pacifico»
Articolo tratto da Messina Today
Trent’anni da compiere il 24 agosto [2019] e un matrimonio destinato a slittare per Salvatore Russo [foto in calce], il ragazzo che al culmine di una lite ha ucciso Antonino Contiguglia, 62 anni, il nipote Fabrizio, 27 e ferito l’altro nipote, Salvatore, di 43 anni ora ricoverato al Papardo.
Una lite, uno scontro per un banale posteggio. Salvatore, a quanto pare, mercoledì notte aveva parcheggiato la sua auto in uno stallo di sosta utilizzato da un disabile parente delle due vittime. Alla richiesta di spostare la vettura ne è scaturita un’accesa diatriba, che si è comunque conclusa quasi subito.
Ma quello scontro gli ha cambiato la vita. La data fissata già per le nozze, il 3 settembre con la compagna che gli ha già dato due figli, dovrà aspettare ancora.
Salvatore stava costruendo la sua vita pensando al futuro anche per la sua famiglia. Ex macellaio all’Eurospin, con un debole per il softair e la politica – si era candidato alle elezioni comunali nel 2017 – aveva aperto un autosalone. Ad Ucria era andato per godersi le vacanze e il ferragosto insieme ad alcuni.
Non si sa ancora se aveva acquistato casa o era in affitto oppure ospite.
Di certo, pochi lo conoscono nel paese di Ucria, mille anime appena. Il sindaco ha già spiegato che non ricorda di averlo mai visto.
Conoscono invece, la famiglia Contiguglia che, oggi, dopo una serie di ipotesi contrastanti, sono vittime “accusate” di aver organizzato la spedizione punitiva che ha portato al massacro, cambiando la vita di tante famiglie.
La sera di ferragosto infatti, sarebbe stato Antonino Contiguglia, con precedenti penali per reati di criminalità organizzata, a guidare una spedizione punitiva nei confronti di Russo spalleggiato da due nipoti. Nel corso della nuova discussione, avvenuta per strada, qualcuno avrebbe estratto una pistola calibro 7,65. Secondo gli investigatori l’arma non apparteneva a Russo ma a uno dei Contiguglia. Non è ancora chiaro se il fermato abbia strappato la pistola dalle mani dei rivali o se qualcuno dei Contiguglia l’abbia persa involontariamente durante la rissa. L’unica cosa certa è la sparatoria.
Antonino e Fabrizio Contiguglia sono subito stramazzati per terra; un proiettile ha raggiunto anche l’altro nipote del pregiudicato, Salvatore Contiguglia, 43 anni, che prima è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti e poi trasferito in nottata all’ospedale “Papardo” di Messina. Le sue condizioni non appaiono comunque gravi. Inizialmente Russo si è barricato in casa. Ma i militari, dopo una trattativa durata circa un’ora, sono riusciti a farlo desistere. L’indagine è condotta dal sostituto procuratore di Patti, Andrea Apollonio che stamane ha interrogato il presunto omicida. Domani si svolgerà l’udienza di convalida nei confronti dell’indagato che invoca la legittima difesa e che è stato rinchiuso nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto. Una conferenza stampa con gli inquirenti, domani mattina, chiarirà ulteriormente la dinamica. Ma la parola passa ora al Ris, che sarà uteriori [sic] elementi utili alle indagini perché potranno ricavarsi dall’esame autoptico disposto sulle salme delle vittime e dagli accertamenti tecnici, balistici, dattiloscopici e biologici.
«Un’intera comunità è sotto shock per quanto accaduto», ha detto il sindaco Vincenzo Crisà, che ha sospeso tutte le manifestazioni estive. «È un gravissimo fatto di sangue e non era mai avvenuto qualcosa di tale gravità. Ci tengo a sottolineare che il nostro è un paese accogliente, pacifico e tranquillo».