Come scegliere il primo equipaggiamento
Cosa deve acquistare e quanto deve spendere chi si avvicina per la prima volta al soft air? Vediamo quali sono i materiali indispensabili e i relativi costi
Articolo si Massimo Angeletti pubblicato su Soft Air Dynamics n. 110 (aprile 2019)
I softgunner sono soliti definire affettuosamente il loro sport una “malattia”, e forse così è… ma non v’è dubbio che si tratti di una bella malattia! Oltreché un’attività fisica, il soft air, diviene una grande passione che si trasforma in uno stile di vita, al punto da assorbire quasi tutto il tempo libero, parte del quale dedicato allo shopping.
L’offerta di attrezzature nuove e usate è praticamente sconfinata, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche. Cosa comprare, dunque? Come distinguere ciò che è necessario dal superfluo o addirittura da ciò che è inutile? E quanto spendere? Ebbene, orientarsi in un universo del tutto nuovo può non essere facile, e proprio per questo abbiamo ritenuto opportuno fornire delle linee-guida sulle effettive necessità di dotazione del nuovo softgunner.
Per iniziare
Chi intende provare per la prima volta il soft air può farlo in maniera pressoché gratuita: una vecchia tuta mimetica, scarponcini, un berretto e si è pronti a raggiungere il campo di gioco. Qui, qualsiasi club un minimo organizzato ti fornirà i principali dispositivi di protezione e una replica piena di pallini che non vedono l’ora d’essere sventagliati a destra e a manca. Finita la prima giocata, stabilirai se quello che hai vissuto è lo sport che cercavi, dopodiché potrai decidere di entrare a far parte dell’associazione che ti ha ospitato. Da quel momento, inizierai a dotarti della tua attrezzatura, dando avvio a un percorso che non vedrà mai la parola fine.
Si può iniziare a giocare spendendo poche centinaia di euro o dilapidando un patrimonio… tra i due estremi, un mare nel quale gli appassionati possono sguazzare a piacimento.
Come e dove acquistare
Il consiglio migliore che si può dare a chi si accinge a realizzare il proprio corredo è… “keep calm”, perché l’inesperienza porta inevitabilmente a errori. Prima di acquistare, è bene chiedere e informarsi. Internet è una galassia di siti specializzati, ciascuno dei quali, dietro di sé, ha quasi sempre un negozio fisico; i prezzi per lo più sono allineati, ma non è insolito imbattersi in eccessi, così come in offerte convenienti. In questo contesto, Soft Air Dynamics rappresenta da quasi trent’anni una guida fondamentale per i softgunner, e non solo per quelli esperti. Una volta più che mai, con questo servizio, ci proponiamo infatti di aiutare anche i neofiti del nostro gioco.
E allora, cosa acquistare?
Dispositivi di protezione
In generale, l’impatto dei pallini non è lesivo, ma vi sono parti del corpo vulnerabili, inoltre il campo di gioco può nascondere delle insidie, quindi occorrono le opportune protezioni.
Le più importanti sono quelle per gli occhi; di qualunque tipo esse siano – occhiali o maschere – s’indossano prima di entrare in campo e si tolgono dopo esservi usciti. Mai, per nessuna ragione, è consentito che un softgunner o qualsiasi altro soggetto sia privo delle protezioni per gli occhi nell’area di gioco o nelle sue immediate prossimità.
Altri tipi di protezioni sono più o meno utili secondo la tipologia del terreno e del game, per cui elmetto, maschera integrale, gomitiere, ginocchiere e guanti vanno sempre valutati per fare in modo che una giornata di sano divertimento non si trasformi in qualcosa di spiacevole.
Vestiario
L’abbigliamento comprende la mimetica – che può essere composta da una giacca/giaccone o da una combat shirt a seconda delle condizioni climatiche, oltreché ovviamente dai pantaloni – stivaletti anfibi, possibilmente alti sopra la caviglia, calzettoni, guanti, copricapo e una sciarpa o shemagh per proteggere il collo.
Una raccomandazione: per gli anfibi non badate a spese, il soft air non si pratica su prati all’inglese, il fondo è spesso pieno d’insidie dalle quali occorre preservarsi. Risparmiate su tutto, ma non sulle calzature, che devono essere sempre di qualità, impermeabili e al tempo stesso traspiranti, perché avere i piedi ben protetti, asciutti, caldi d’inverno e freschi d’estate è una questione fondamentale.
Equipaggiamento tattico
Il tactical vest è un elemento importante, da scegliere con cura e attenzione; le tipologie sono tantissime e, più che l’estetica, è necessario privilegiare la funzionalità.
Il tattico va scelto in base alla propria corporatura, scegliendo leggerezza e vestibilità, per assicurare rapidità nei movimenti e comfort.
È inoltre importante limitare le tasche al minimo indispensabile, quindi portacaricatori, dump pouch (per riporvi i caricatori vuoti), portaradio e non più di un utility pouch.
L’equipaggiamento si completa con la sacca d’idratazione, di capacità compresa tra 1,5 e 3,5 litri, elemento abbastanza pesante, ma non dimentichiamo che reintegrare i liquidi durante il gioco, specialmente d’estate, è importantissimo.
Regolate alla perfezione gli spallacci, in modo da distribuire uniformemente il peso del vest sulle spalle e adattarlo al torace, mentre un cinturone lo fisserà alla vita, scaricando parte del peso anche sui fianchi.
Al tattico viene agganciata anche la tracolla del fucile, da scegliere in base alla tipologia di replica usata, ancorandola sulle spalle o dietro la schiena.
Parliamo infine della fondina in cui riporre la pistola e i relativi caricatori: i criteri di scelta qui sono la velocità d’estrazione e l’affidabilità di trasporto. La pistola va poi assicurata al corpo per mezzo di una correggia.
Armamento e accessori
Vista la vastità dell’argomento, alla scelta del fucile e della backup “entry level” ci dedicheremo prossimamente con articoli specifici
Sugli accessori e le “minuterie” occorre invece fare un altro tipo di considerazione. Per accessori intendiamo sostanzialmente i dispositivi che servono all’allestimento esterno delle Asg, quindi ottiche e sistemi di puntamento, tactical light, caricatori supplementari, bipiedi, impugnature secondarie e supporti d’ogni genere. Per potersi orientare in questo campo, è indispensabile aver raggiunto un buon livello di gioco, per cui la scelta di tali prodotti dovrebbe avvenire successivamente, quando si è più esperti e si hanno anche esigenze più particolari.
Il top delle spese da rinviare è costituito sicuramente dalle “minuterie”, che sono quegli elementi per lo più ornamentali che i softgunner chiamano scherzosamente “frocerie”: patch, tasche speciali, tubolari, ganci, spille, piastrine, portachiavi, memorabilia militari eccetera eccetera.
Discorso a parte quello riguardante fregi, distintivi e insegne di grado appartenenti a forze armate o di polizia attuali, specialmente se italiane: il loro utilizzo è soggetto a rigida regolamentazione e per lo più vietato.
Quanto spendere
Il consiglio è quello di evitare di spendere troppo o troppo poco, quindi è opportuno individuare la fascia di prezzo nella quale cercare. Acquistare un prodotto scadente significa quasi sempre duplicarne la spesa, per cui è meglio attendere qualche mese e poi procurarsi prodotti di buona qualità, affidabili nel tempo. Nelle tabelle a pag. 45 abbiamo elencato gli articoli di cui riteniamo indispensabile l’acquisto, col prezzo minimo e quello massimo entro cui restare.
Se per un setup nuovo, di media fascia, si spendono circa 750 euro, non è affatto difficile aumentare il conto a diverse migliaia di euro… anzi… ma è anche possibile, al contrario, ridurre sensibilmente la spesa, magari rivolgendosi all’usato. Oltre ai tanti mercatini online, in ogni club si effettuano scambi e compravendite di repliche e attrezzature di seconda mano, per cui, se non si sta tanto a guardare il look, con 200-300 euro si può mettere insieme un corredo completo per iniziare a giocare.
Una volta equipaggiati a dovere, non vi resterà che correre al campo e “abbandonarvi” al combat… perché sì, forse il nostro gioco può dare dipendenza, ma di certo non nuoce alla salute. Quindi buon soft air a tutti!