Ex macello comunale diventa arena di soft air
L’ex Macello di Aquilinia diventa “arena” per softair e cani da soccorso
Articolo di Italo Veneziani per TriestAllNews.it
Trieste, 29 luglio 2020. Tra le tante aree dismesse di Trieste l’ex Macello di Aquilinia si presenta come tra le più ampie e di difficile ricuperabilità: tra via Flavia di Stramare 6/8, in zona Aquilinia-Montedoro, sul territorio del Comune di Muggia, ma di proprietà del Comune di Trieste.
Ad intervenire per presentare ieri le nuove attività insediatesi, alle quali il Comune ha affidato il comprensorio, è intervenuto l’assessore comunale ai Servizi Generali e Valorizzazione Immobiliare, affiancato per l’occasione, oltre che dal funzionario della Gestione del Patrimonio Immobiliare Sergio Buzzai in rappresentanza del Direttore dell’omonimo Servizio dei Lavori Pubblici del Comune Luigi Leonardi, anche dagli esponenti delle due realtà che “opereranno” in questo particolare spazio: il Sistema Trieste Soft Air, ieri presente con due delle cinque associazioni che compongono questo coordinamento, la ASD Delta Team con il presidente Marcantonio Papagni e la Soft Air Tergeste con il suo presidente Fulvio Barbiani (gli altri sodalizi che aderiscono al Sistema sono il Soft Air Gorizia, lo Invictus Venjuli e lo storico Lupi del Carso); nonchè, accanto a questi, i rappresentanti della FIRS (Federazione Italiana Ricerca e Soccorso), associazione no profit per la formazione di unità cinofile di soccorso, per la quale erano presenti il responsabile regionale Maurizio Calabrese e l’istruttrice Elisabetta Paris.
Si tratta dunque di due realtà comprese tra uno spirito sportivo-ricreativo e il volontariato, ma che condividono la passione per l’azione all’aria aperta, la necessità di un addestramento e un aspetto educativo.
Un punto quest’ultimo che è stato, ad esempio, ben sottolineato dallo “storico” presidente della Tergeste Barbiani che ha voluto rimarcare come «il soft air non sia solo “l’attività di quei tipi particolari che si vestono in divisa per andare nei boschi a spararsi dei pallini rossi”, come vorrebbe una “vulgata” non sempre amichevole, ma sia anche e soprattutto amore per la storia e per la nostra Natura che vogliamo conoscere e attraversare, con la capacità di compiere marce e camminate a volte di oltre dieci chilometri, anziché chiudersi e “immobilizzarsi” in una stanza a fare i giochi di guerra con il computer, e, ancora, di mettersi alla prova e saper pianificare (un’azione ma anche una qualsivoglia iniziativa), imparare la cartografia (che potrà essere poi utile in tante situazioni, anche per andare a salvare delle persone), la conoscenza dei venti, e tanto altro ancora. Insomma di interpretare ognuno il proprio film, poiché questo alla fine è lo soft air, nella coscienza», ha concluso Barbiani, «di un ‘messaggio’ che, in fondo, è di pace, poiché “è meglio giocare alla guerra che fare la guerra giocando…».
Sempre per il coordinamento del Sistema Trieste Softair, il presidente del Delta Team Papagni ha salutato con soddisfazione la concessione dell’ex Macello da parte del Comune, ringraziando per questo in particolare il competente Assessore alla Valorizzazione Immobiliare e auspicando che «aggiungendosi significativamente alle zone boschive dove normalmente operiamo, dal Bosco di Banne all’ex Polveriera, alla zona della Galleria “Carso”, questa nuova possibilità di addestramento specifico, per la quale le costruzioni dismesse dell’area del Macello di Aquilinia rappresentano uno scenario ideale, possa dare un importantissimo contributo affinchè il soft air giuliano possa confermarsi ai massimi vertici nazionali» e ai posti di vetta delle gare che periodicamente si svolgono.
Per la FIRS (Federazione Italiana Ricerca e Soccorso) sorta a fine 2017, il responsabile FVG Maurizio Calabrese ha parimenti sottolineato «la grande adeguatezza di quest’area per la formazione e l’addestramento delle nostre unità cinofile, composte da cani di soccorso specializzati nelle ricerche di persone su terra che, diversamente in ciò dalle altre associazioni cinofile cittadine che puntano piuttosto sul soccorso in mare, agiscono per i ritrovamenti di soggetti dispersi nei boschi, o in eventuali crolli, da cui la grande importanza per noi di poter disporre anche di un sito come questo, sufficientemente fornito di macerie e rovine edilizie dove i nostri cani andranno a scavare e a cercare, tenendo inoltre presente che l’addestramento deve essere continuo. Sarà questa una grande opportunità per il nostro gruppo ma anche un notevole ritorno d’immagine per la città tutta, poiché siti del genere sono piuttosto rari da trovare».
Soddisfazione naturalmente anche da parte del proponente assessore comunale alla Valorizzazione Immobiliare che ha evidenziato la bontà del sostegno «a due valide attività del nostro territorio, che potranno così utilmente impiegare e valorizzare questo sito dismesso, frequentandolo anziché lasciarlo alla mercè di dubbie presenze, e migliorandolo con alcuni lavori di sistemazione e riatto, a fronte di una concessione a titolo gratuito».
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