Due note sulla fiera “Soft Air Fair” (di cui una dolente)
Nonostante il mese sfavorevole (giugno), nonostante la mancata concomitanza con le mostre del collezionismo militare e dell’elettronica (che richiamano un surplus di visitatori ben più vasto di quello strettamente interessato al soft air) e nonostante, infine, i tentativi di remare contro messi in atto da qualche cattivello, l’edizione primaverile di “Soft Air Fair” – fiera nazionale del soft air di Ferrara, svoltasi il 19 e 20 giugno 2021 – è stata un successo.
Viste le premesse non incoraggianti, noi stessi della redazione di Soft Air Dynamics, alla vigilia della mostra, ci aspettavamo il vuoto: pochi, sparuti visitatori vaganti tra corridoi desolati. Invece sorpresa: un pubblico scelto e vivace, tutto di softgunner, speedsofter e appassionati di ASG; tante vendite, tra pubblicazioni e gadget, con almeno due numeri della rivista esauriti.
Anche le aziende espositrici da noi interpellate si sono dette contente di com’è andata la fiera.
Dunque, ancora una volta, il coraggio, la passione, la voglia di fare (anziché parlare e pontificare) hanno premiato Katia De Franceschi, patron della manifestazione.
Date le restrizioni causa Covid, che avevano fortemente frenato il settore fieristico per un anno e mezzo lasciando grandissime incognite, Katia è stata costretta a scegliere: o accettare di organizzare la prima edizione di “Soft Air Fair” post-pandemia a giugno, col rischio concreto che si risolvesse in un clamoroso flop, o passare la mano e perdere con tutta probabilità la concessione dell’evento.
Katia si è dimostrata una leader e una lungimirante imprenditrice, come sempre, regalandoci, con la sua capacità di “lanciare il cuore oltre la trincea”, una magnifica occasione d’incontro, divertimento e business.
E questa è la nota felice. Ora veniamo alla nota dolente.
Molti, nel mondo del soft air italiano, amano riempirsi la bocca con paroloni quali “amicizia”, “solidarietà”, “lealtà“ e via così, ma poi si comportano in maniera esattamente opposta. Qualcuno, per l’occasione di questa fiera, ha tentato di boicottare in tutti i modi il lavoro di Katia, cercando di scoraggiare i potenziali espositori, disertando la manifestazione e restandosene a casa in attesa della catastrofe. Purtroppo per costoro, le cose sono andate diversamente. Il nostro auspicio e che tali mestatori facciano tesoro dell’esperienza, riflettano e cambino atteggiamento. Per il loro bene e per quello del soft air italiano.