Tiratrice musulmana spara a immagine della Madonna
Pensate cosa accadrebbe se qualcuno usasse il Corano come bersaglio...
Nota della redazione di “Soft Air Dynamics”: la notizia non è recentissima, inoltre sembra che nel frattempo la protagonista dell’episodio abbia in qualche modo pagato il suo gesto irrispettoso (eufemismo). Il fatto resta però emblematico della “cupio dissolvi” ormai dilagante nella nostra società. Con questa espressione, che significa letteralmente “desiderio di dissolversi”, si definisce l’oscura pulsione che pervade le forze politiche liberal-progressiste oggi egemoni in Europa e negli USA, costantemente impegnate, col pretesto di difendere i diritti di presunte minoranze oppresse, a distruggere ciò che resta dell’identità occidentale, dei valori tradizionali e dell’eredità spirituale cristiana. Un suicidio culturale, insomma. E vogliono pure che ringraziamo.
Si allena con la pistola e spara alla Madonna: esponente dei Verdi di Zurigo nella bufera
Sanija Ameti, esponente del comitato direttivo dei Verdi di Zurigo, ha usato un’immagine della Madonna con Bambino per allenarsi al tiro e ha mostrato tutto sui social: il partito si dissocia
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Zurigo (Svizzera), 8 settembre 2024 – Stanno destando molto scalpore le immagini pubblicati sui social da Sanija Ameti, esponente del comitato direttivo dei Verdi di Zurigo, che nelle storie social, poi prontamente rimosse, ha condiviso un suo allenamento di tiro. Niente di male, se non fosse che l’esponente del partito liberale svizzero ha usato come bersaglio l’immagine della Madonna e del Bambin Gesù, mostrando in un’immagine successiva il risultato dei suoi colpi. La tavola religiosa risulta bucata in più punti e questo ha scatenato la rabbia di tanti, soprattutto in Svizzera, dove si richiedono le sue dimissioni.
Il fatto è deprecabile solo per essere stato compiuto ma da più parti, soprattutto nella confederazione, si sottolinea come Ameti sia di religione musulmana. Questo, in alcune ricostruzioni, rappresenterebbe un’aggravante legato a un presunto odio religioso. Tuttavia, Ameti ha già presentato le sue scuse al partito, che ha preso le distanze dalla sua consigliera, sottolineando di condannare “ogni forma di violenza e di mancanza di rispetto nei confronti dei simboli religiosi e delle religioni stesse”. Inoltre, ha spiegato che essendo un allenamento da 10 metri aveva bisogno di immagini che fossero adeguatamente visibili e avendo sotto mano solo un catalogo d’arte ha usato quello, senza badare troppo al soggetto rappresentato. “Quello che ho fatto è stato assolutamente stupido”, ha dichiarato sui social, chiedendo scusa a chi si è sentito offeso.
Nonostante questo, pare sia pronto un esposto contro Ameti da parte di Nicolas Rimoldi, presidente del movimento Mass-voll, che ha annunciato la presentazione di una denuncia penale in nome di una norma del codice svizzero in base alla quale può essere sanzionato chiunque insulti o derida pubblicamente le convinzioni religiose altrui o “profani” oggetti di venerazione religiosa. Viene considerata una violazione della libertà religiosa, severamente punita nonostante la Svizzera sia uno Stato dichiaratamente laico.
“Il post di Sanija Ameti su Instagram non rispecchia i valori dei Verdi liberali, né nel tono né nel contenuto”, ha spiegato Nora Ernst, co-presidente dei Verdi liberali di Zurigo, che poi ha aggiunto: “Per noi è molto importante avere relazioni pacifiche e rispettose, e questa pubblicazione sui social network non contribuisce a un dialogo rispettoso e costruttivo”.
Non è chiaro quali siano, a fronte di queste parole di distanza netta da parte del partito, le conseguenze per Ameti. Therese Schläpfer, consigliera nazionale dell’Udc, tramite i social ne ha chiesto le dimissioni