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Il soft air di cui ci vergogniamo

È quello nel quale regnano imprudenza e improvvisazione e che ci scredita tutti

L’elicottero del 118 di Padova in decollo sul luogo dell’incidente.

Nota della redazione di “Soft Air Dynamics”: episodi come quello riferito dai due articoli che riportiamo qui sotto non dovrebbero mai accadere nel soft air. Lo abbiamo già detto altre volte in passato e torniamo a dirlo adesso, senza incertezze, anche se – ne siamo certi – susciteremo le animose obiezioni dei soliti “guru” della rete, professionisti del piagnisteo per lo più malafede, scottati dalle enormi code di paglia che ardono dietro i loro culi. I frequenti infortuni che accadono sui campi di combat suscitano in noi la stessa amarezza e incredulità che proviamo di fronte agli incidenti sul lavoro: nessuno dovrebbe mai farsi male mentre lavora – nessuno – perché il lavoro serve a sostenere la vita, non a metterla a repentaglio; allo stesso modo, nessuno dovrebbe mai farsi male mentre gioca a soft air, perché il soft air non è la guerra, e nemmeno uno sport estremo come il free climbing o il base jumping: è un’attività ludica, da svolgere in squadra su terreni agevoli e privi d’insidie, delimitati e controllati; un gioco puro, le cui uniche finalità sono il divertimento e la spensieratezza. Restiamo dunque dell’idea che, eccettuate le fatalità inevitabili, gli incidenti sui campi di combat siano quasi sempre conseguenza di azioni incaute commesse da giocatori imprudenti e magari inesperti, o di negligenza mista a incoscienza da parte degli organizzatori. Detto ciò, nell’indirizzare al softgunner infortunato i nostri sentiti auguri di pronta guarigione e ai soccorritori del 118 padovano il nostro grazie infinito per l’efficienza e la professionalità, raccomandiamo a tutti i club di soft air che organizzano competizioni di non dimenticarsi mai, prima dell’evento, di testare minuziosamente il terreno di gioco per accertarsi che non presenti, lungo il percorso di gara e nelle aree attigue, pericoli di alcun tipo. Ma proprio nessuno.

Mentre è impegnato nella “guerra simulata” di softair, un 58enne cade rovinosamente sui sassi, procurandosi un trauma cranico. Trasportato in ospedale

L’uomo, un 58enne padovano, è caduto, sbattendo la testa e il corpo violentemente a terra, finendo in mezzo ai rovi. Sono intervenuti dieci tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico e un medico per soccorrere l’uomo

Articolo di D.L. tratto da Il Dolomiti

Mentre sta praticando softair con gli amici, cade da diversi metri d’altezza, sbatte contro i sassi e finisce tra i rovi, rimportando un trauma cranico e diverse contusioni.

Montegrotto Terme (Pd), 10 novembre 2024 – Il Soccorso Alpino e Speleologico di Padova è intervenuto attorno alle 12 di oggi – domenica 10 novembre – per soccorrere un uomo di 58 anni di Selvazzano Dentro (Padova) che, durante una “guerra simulata” (il softair è uno sport di squadra, basato sulla simulazione di azioni militari con l’utilizzo di equipaggiamento simile o identico a quello usato dagli eserciti e di repliche di armi da fuoco dette air soft gun che sparano piccoli pallini in plastica), in una cava sopra la località Turi, nel comune di Montegrotto Terme, è incappato in una rovinosa caduta.

Sul posto si sono portati dieci operatori e dal medico dell’ambulanza, giunta tempestivamente nei pressi del luogo dove è accaduto l’incidente.

Il 58enne è stato stabilizzato sul posto, poi caricato in barella e sollevato per contrappeso, per essere successivamente condotto al punto di raccordo con il mezzo sanitario, che ha provveduto a trasportarlo in ospedale per gli accertamenti e le cure del caso.

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Scivola in un dirupo durante una sfida di soft air

Un uomo di 58 anni di Selvazzano oggi 10 novembre a Montegrotto è stato salvato dai sanitari del SUEM 118 accorsi con l’elisoccorso. La caduta rovinosa provocata forse da una banale distrazione

Articolo tratto da Padova Oggi

Montegrotto Terme (Pd), 10 novembre 2024 – Doveva essere una mattinata di assoluto relax all’aria aperta, ha rischiato di trasformarsi in dramma per un appassionato di soft air di 58 anni residente a Selvazzano. Oggi 10 novembre, durante una esercitazione in via Monte Alto a Turri di Montegrotto, lo sportivo è scivolato cadendo per una decina di metri in un dirupo. Gli altri appassionati di soft air che erano non distante da lui, hanno subito capito che la situazione era delicata e hanno prontamente allertato i numeri d’emergenza.

I soccorsi
Sul luogo della segnalazione sono dovuti intervenire oltre ad una pattuglia dei carabinieri della stazione di Montegrotto anche il soccorso alpino per aiutare l’uomo. Grazie all’ausilio dell’elisoccorso il ferito è stato stabilizzato e trasportato in ospedale a Padova. Dai primi riscontri il cinquantottenne non sarebbe in pericolo di vita. È tenuto sotto stretta osservazione dai medici in attesa di sciogliere la prognosi. Tra le cause che hanno provocato la rovinosa caduta non si esclude una banale disattenzione, ma anche un improvviso malore che potrebbe aver fatto perdere l’equilibrio. Per ovvi motivi la mattinata dedicata al soft air è stata sospesa. I partecipanti si sono subito preoccupati per sincerarsi delle condizioni dell’amico vittima del singolare infortunio che poteva avere conseguenze ancora più gravi.

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SOFT AIR DYNAMICS

è l'unica rivista mensile a diffusione nazionale interamente dedicata allo "sport del 21° secolo": il soft air, gioco di squadra che riunisce in sé le discipline del combattimento a fuoco simulato.

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