Domenica 1 luglio 2018 è stata una giornata speciale per Lowa Italia. L’azienda calzaturiera è tornata a Norcia, nella terra che il 30 ottobre 2016 fu martoriata da uno dei terremoti più catastrofici registrati negli ultimi decenni, secondo solo a quello dell’Irpinia del 1980. Un sisma talmente intenso da creare profonde spaccature nelle montagne circostanti e un abbassamento del terreno di circa settanta centimetri.
La città ha subìto danni notevoli, soprattutto per quanto riguarda gli edifici storici e le chiese, che non hanno retto all’impatto delle scosse. Di San Benedetto, ad esempio, è rimasta in piedi solo la facciata, tutto il resto sono macerie. Hanno retto meglio le strutture ricostruite secondo le prime normative antisismiche, emanate dopo il terremoto del 1979, che aveva già colpito Norcia. La fortuna ha voluto che, almeno questa volta, non vi siano state vittime.
La città è rimasta inagibile per molti mesi, anche perché parecchi edifici presentavano fessurazioni e crolli parziali che non consentivano un rientro in sicurezza, senza contare che numerosi fabbricati tra quelli rimasti integri sono stati danneggiati da edifici adiacenti non a norma. È questo il caso del negozio L’Emporio della Sibilla, situato all’interno delle mura, di proprietà della guida escursionistica Francesco Rotondi, partner di Lowa. La struttura risulta poco danneggiata, ma non è agibile per via della vulnerabilità statica dell’abitazione confinante. La sfortuna ha voluto che anche la casa di Francesco, che aveva retto alle scosse, sia poi stata colpita dal campanile di una chiesa vicina, che non ha resistito allo sciame sismico delle ore successive alla scossa principale.
Francesco, dopo tre mesi di permanenza a Perugia, visti i tempi lunghi per poter riaprire l’attività, ha deciso di non rimanere con le mani in mano, ma è partito per la Germania, dove per alcuni mesi ha trovato occupazione in una gelateria, per poi approdare in Trentino, dove ha lavorato in un rifugio, tra le sue amate montagne.
Nel frattempo, a Norcia, superata la prima fase d’emergenza, a inizio 2018 l’amministrazione locale ha deciso di scommettere sulla ricostruzione attraverso il supporto al settore produttivo, con l’apertura dei negozi in strutture di legno lungo la via della Stazione, appena fuori le mura, una vera e propria “via dello shopping“ per i turisti, che hanno cominciato a riaffacciarsi in città. E così anche il nostro amico Francesco è potuto rientrare a Norcia e inaugurare il suo negozio, beneficiando però di una superficie più ridotta rispetto a prima, per cui è stato costretto a selezionare i marchi presenti, tra i quali, immancabile il brand Lowa.
Lowa Italia ha dunque deciso di tornare in quella terra per dare una mano a Francesco, in occasione della coloratissima fioritura di Castelluccio, che ogni anno attira migliaia di turisti da tutta Italia.
Per l’evento, l’azienda ha allestito uno stand per consentire al pubblico di provare le calzature della collezione 2018, disponibili in diverse taglie; agli interessati, presa la misura esatta del piede, eseguita un’analisi baropodometrica (distribuzione della pressione del piede in fase d’appoggio) e infine effettuato un test biodinamico, veniva indicata precisamente la calzatura più adatta alle loro necessità.
Il pubblico ha risposto in maniera positiva all’iniziativa, testando i prodotti Lowa e chiedendo informazioni. Ed è stato davvero entusiasmante aver potuto aiutare nel rilancio dell’attività commerciale un partner fedele come Francesco.
Per l’occasione Lowa ha portato con sé il modello che festeggia i vent’anni dal lancio sul mercato: il mitico Renegade, che nella variante Mid rappresenta una delle scarpe multifunzionali più apprezzate nel mondo grazie al comfort, alla calzata ideale e alla leggerezza. Presso lo stand erano inoltre disponibili per il test anche vari modelli della linea All Terrain Sport, tra cui spiccava il leggerissimo Maddox Gtx Lo, che si caratterizza per l’ottima ammortizzazione dell’intersuola in DynaPu, la tomaia traspirante e un look molto accattivante.
Lowa Italia intende continuare a supportare Francesco e chi, come lui, si trova a dover ricominciare daccapo a causa degli eventi sismici che si sono succeduti in Centro Italia in questi anni.
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