Caro Babbo Natale, quest’anno, invece di dare, per favore prendi

Caro Babbo Natale, il 2024 è stato un anno fantastico, sono accadute tante cose positive, che hanno riacceso la speranza in un mondo meno cretino. Ma la strada verso la realizzazione di una società libera dai burattinai “woke” – quella casta d’individui che operano incessantemente per renderci tutti buoni, tutti uguali, tutti zitti e ubbidienti – è ancora lunga, c’è ancora tanto da fare per poter vivere senza padroni e relativi cani da guardia.

E allora, per favore, quest’anno facci un vero regalo: invece di portarci qualche cosa, toglicela; porta via con te questi tutori premurosi della nostra rettitudine, caricali sulla tua magica slitta e falli volare fino al Polo Nord. E lasciaveli.

Per il Natale 2024, ci accontentiamo di questa lista (è incompleta, ma finiremo il lavoro nel 2025): l’Unione Europea e i suoi ridicoli custodi, la NATO e i pupazzi isterici che smaniano per scatenare la guerra nucleare, Open Arms e le ONG che-salvano-vite-in-mare, Jorge Mario Bergoglio e la chiesa “gay friendly”, George Soros e tutti i “filantropi” come lui, i social e i potentissimi “guru” che ne muovono i fili (Mark Zuckerberg in testa), l’ANPI e gli antifascisti di professione (Ilaria Salis, Zerocalzare, Roberto Saviano, Antonio Scurati, Chiara Valerio eccetera eccetera eccetera), Greta Thunberg e i rompicazzo del riscaldamento globale, i magistrati che fanno politica e tutti gli immigrati clandestini che ne traggono vantaggio, Bansky e i pseudo-artisti che ci sommergono di robaccia stupida e banale. E poi ancora: i liberal-progressisti, le femministe, i darwinisti, i seguaci dell’ideologia gender, i vegani e gli animalisti, gli abortisti, gli eutanasisti, i tappi di plastica vincolati alle bottiglie, le regole sui cookies, le leggi Scelba e Mancino. E naturalmente gli highlander.

Buon Natale e felice 2025 a tutti!