Gambizzato al parco con un’arma da soft air?
Nota della nostra redazione: questa vicenda al limite dell’assurdo sarebbe archiviabile come notizia “di colore” totalmente irrilevante, non fosse utile per segnalare una volta più che mai la deprecabile approssimazione con cui la stampa mainstream fa riferimento agli strumenti di quello che, fino a prova contraria, è un gioco sportivo ormai praticato a livello di massa: il soft air. Il soggetto di cui riferisce l’articolo è stato ferito da un’arma ad aria compressa o da una ASG? Nel testo della news si parla della prima, mentre nel titolo si fa riferimento alla seconda. Eh no, signori, c’è una bella differenza, praticamente la stessa che passa tra un coltello vero ed uno di gomma!Mistero al parco del Valentino: gambizzato con un’arma soft airLa vittima è un 35 enne: ha raccontato di essere stato bloccato da un gruppetto di uomini
Articolo tratto da La Stampa
Torino, 19 ottobre 2021 – Giallo per un’aggressione avvenuta domenica al parco del Valentino di Torino. Un uomo di 35 anni, con precedenti, si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale di Moncalieri con una ferita d’arma da fuoco alla gamba e alcune contusioni al capo. Ha raccontato di essere stato bloccato da un gruppetto di uomini: non è chiaro se volessero soldi oppure se lo conoscevano già e gli chiedessero conto di qualche affare andato storto. Sta di fatto che dalle parole si è passati ai fatti. Secondo il racconto del 35 enne, prima lo avrebbero spintonato e poi buttato a terra, colpendolo ripetutamente. Specificando di essere stato preso a bastonate in testa, finché uno degli aggressori avrebbe preso una pistola ad aria compressa per sparargli due volte nella gamba. Come una sorta di avvertimento. Una volta fuggiti, gli aggressori hanno fatto perdere le loro tracce. A quel punto la vittima si è trascinata verso un taxi per riuscire a tornare verso Moncalieri, dove risiede. Si è fatto portare al Santa Croce per essere medicato: perdeva sangue. I medici hanno visto in che condizioni è arrivato e si sono insospettiti, avvertendo le forze dell’ordine. Le indagini dovranno stabilire se il racconto dell’uomo sia reale o meno. Le ferite riportate, se da un lato sarebbero compatibili con una possibile aggressione, dall’altro non si esclude che quelle alla gamba possano essere state causate in seguito ad un’altra dinamica. Non è una fantasia pensare che possa essersele procurate autonomamente, anche se per il momento si naviga ancora nel campo delle ipotesi. L’uomo è stato curato e medicato, per poi essere dimesso con una prognosi di pochi giorni. Quello che non convince gli investigatori è il fatto che la ricostruzione dell’uomo sia priva di alcuni aspetti fondamentali per circoscrivere e dettagliare al meglio la vicenda. Non ha ricordato con precisione le fattezze delle persone che lo avrebbero aggredito, quanti fossero e nemmeno l’orario in cui sarebbe avvenuto il fatto.
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