Il primo film sul soft air della storia
Una curiosità per chi, nel 1997, non era ancora nato.
Soft air: aria compressa… un’occasione mancata
S’intitolava Soft air: aria compressa e uscì nelle sale cinematografiche nel 1997.
All’epoca, la nostra rivista esisteva già da tre anni e il soft air era un fenomeno in espansione. La Farland Group Cinematografica – attenta ai fenomeni di costume come tutte le case di produzione desiderose di cogliere le opportunità di mercato offerte dall’attualità – colse la palla al balzo e affidò a Claudio Masin la regia del film.
Una trama banale, insieme ad una sceneggiatura piuttosto scialba e ad una recitazione più che mediocre – nonostante la buona regia – decretarono il flop della pellicola a livello di botteghino (la critica, dal canto suo, ignorò completamente l’opera).
Circa un anno prima, allorché la Farland Group Cinematografica si accingeva a programmare la distribuzione del film, il produttore contattò la nostra redazione – che allora pubblicava la rivista col nome di Soft Air Adventures – chiedendoci una sponsorizzazione. Intuendo gli esiti fallimentari del progetto, declinammo il cortese invito, ma comunque pubblicammo sulle nostre pagine un servizio in anteprima con un riassunto fotografico della storia.
Purtroppo, come accennato, la pellicola non ebbe successo a causa della sua scadente qualità, ma se non altro ebbe il merito di trattare per prima il tema soft air.
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