Nota della redazione di “Soft Air Dynamics”: a volte gli incidenti sono fatalità inevitabili, ma più spesso nascono da imprudenza, superficialità, improvvisazione, incoscienza. L’articolo de “La Nazione” che riportiamo a seguito non indica chi abbia organizzato la gara di soft air in questione, se un club regolare, con le dovute comunicazioni alle forze dell’ordine e i necessari dispositivi di sicurezza, oppure il “solito” gruppo di amici che se ne frega delle norme e del buonsenso. Noi ci chiediamo semplicemente: perché episodi del genere avvengono tanto spesso nel soft air, che dovrebbe essere uno sport assolutamente innocuo? Vogliamo farci un serio esame di coscienza? Intanto che meditiamo, indirizziamo il nostro grazie infinito ai vigili del fuoco di Pisa e all’elisoccorso Pegaso 1.
Montefalcone, ferito mentre fa softair: trasportato in ospedale con l’elisoccorso
È successo nei pressi del Lago Tre Fontine, tra i boschi. Ai vigili del fuoco ci sono volute circa due ore per portare l’uomo in salvo
Articolo tratto da La Nazione
Pisa, 11 febbraio 2024 – Momenti di paura si sono vissuti questa mattina a Montefalcone. Un uomo si è infortunato durante una attività di softair. Subito allertati i soccorsi, la squadra dei vigili del fuoco di Pisa è intervenuta quando erano le 10:30 nei pressi del Lago Tre Fontine, per prestare soccorso al ferito.
La squadra dei vigili del fuoco di Castelfranco lo ha recuperato in una zona boscata. Ci si è poi occupati del trasporto in un luogo diverso, che permettesse le prime cure sul posto da parte dei sanitari, la presa in carico a bordo dell’elisoccorso e il trasferimento in ospedale. Con una barella toboga l’uomo è stato dunque trasportato in zona aperta, proprio per consentire il recupero da parte di Eli Pegaso1.
L’intervento è durato circa due ore e si è concluso alle 12:20. Un intervento che ha visto collaborare i vigili del fuoco con i sanitari di terra della pubblica assistenza e il personale dell’equipaggio dell’elisoccorso Pegaso. Il ferito è stato dunque trasportato in ospedale e ricoverato.
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Ma che articolo è?
Negli sport all’aria aperta la possibilità di farsi male è concreta e chi ne prende parte ne è ben consapevole.
Il soft air si è sempre giocato nei boschi…e sinceramente considerato il numero di giocatori su tutto il territorio nazionale che ogni domenica gioca gli incidenti sono pure irrisori.
Smettete di fare articoli acchiappa click e per di più che screditano lo stesso sport che vi dà il pane per mangiare.
L’articolo è stato pubblicato da “La Nazione”, che ha riportato un fatto di cronaca riguardante il soft air senza peraltro fare nomi di club o persone. Fin qui ci siamo? La redazione di “Soft Air Dynamics” si è limitata ad aggregare il pezzo nella rassegna stampa del sito, come fa da anni, con una nota di commento, cosa prescritta dalle norme sulla stampa e sul diritto d’autore. Se la tua osservazione si riferisce alla nota, indipendentemente dal fatto che gli incidenti possono avvenire nell’ambito di qualsiasi altro sport, non vediamo come il nostro intervento possa screditare il soft air nel momento in cui s’invitano tutti – anche noi stessi, sia ben chiaro – a farsi un esame di coscienza sulla correttezza o meno del modo in cui questa attività viene praticata, organizzata e gestita. Noi non auspichiamo che nel nostro gioco gli incidenti diminuiscano, noi auspichiamo che si riducano a zero, e siamo persuasi che la migliore immagine che possiamo dare del soft air è quella di una realtà che non ha paura d’interrogarsi – sempre, in ogni occasione, per principio, senza mai adagiarsi sugli allori e men che meno assumere atteggiamenti “omertosi” – sulla validità di ciò che fa.