ApprofondimentiAttualitàFatti & persone

Intervista a una leggenda: il Comandante Alfa

Il fondatore del GIS dei carabinieri ci parla dei suoi corsi di CQB e di come valuta i giocatori di soft air che vi partecipano

Nota della redazione di “Soft Air Dynamics”: vi proponiamo integralmente l’intervista rilasciataci qualche anno fa dal Comandante Alfa e da noi pubblicata sull’edizione cartacea della rivista. Una testimonianza preziosa, ancora attualissima, resa da un formidabile professionista che ha dedicato la vita a servire la nazione.«Softgunner, giovani e vecchi, nulla li ferma»

Abbiamo incontrato il Comandante Alfa in occasione di uno degli eventi formativi che organizza in giro per l’Italia e gli abbiamo chiesto di parlarci dell’impostazione e delle finalità di tali iniziative, di come valuta i giocatori di soft air che vi partecipano e di anticiparci i contenuti del prossimo libro che darà alle stampe

Intervista e foto di Gino Malanca per Soft Air Dynamics n. 112 (giugno 2019)

In una società sempre più corrotta e cretina, che ha fatto di ladri, mignotte e pervertiti i propri eroi e i propri “guru”, stupisce davvero che un personaggio come il Comandante Alfa sia tanto popolare. Questo vecchio carabiniere, che ha votato la propria vita alla difesa del bene e della legalità, incarna valori assolutamente opposti a quelli oggi dominanti. Valori antichi, che non vanno più di moda – anzi visti con sospetto dai guardiani della “morale” moderna – che affondano le proprie radici in quell’umile, semplice, decorosa Italia di provincia che ormai non esiste più, e non di meno nella tradizione militare: il coraggio, la lealtà, il rispetto, la generosità, lo spirito di sacrificio, la fedeltà, la dignità, il rigore… Evidentemente, qualcosa di buono sopravvive nelle menti e nei cuori degli italiani, e il Comandante Alfa ne costituisce un simbolo, reso potentemente iconico da quel suo essere “senza volto”, perennemente trasfigurato da un mephisto nero che, per motivi di sicurezza, egli è costretto a indossare, ma che lo fa sembrare una sorta di supereroe, un Uomo Ragno, un Iron Man, un Batman.

Le copertine di alcuni libri scritti dal Comandante Alfa.

Chi è il personaggio
Per quei pochi dei nostri lettori che non lo conoscessero, il Comandante Alfa è uno dei “mitici” fondatori del GIS – Gruppo Intervento Speciale – la formidabile forza d’élite dei carabinieri dipendente dal CoFS, il Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali.

La sua leggenda ha inizio nel 1977, allorché ventiseienne, effettivo del battaglione carabinieri paracadutisti “Tuscania”, apprende dal proprio colonnello di essere stato scelto, insieme ad altri quattro commilitoni, per formare il primo nucleo di una nuova unità ancor più specializzata di quella in cui presta servizio e alla quale spetteranno compiti al limite del possibile: appunto il GIS. Da quel momento, il nostro condurrà una vita da romanzo, fatta di missioni segrete ad altissimo rischio, svolte in Italia e all’estero, in un’incessante guerra contro terroristi e criminali d’ogni sorta. Una vita nell’ombra, preclusa ai pubblici trionfi, preclusa a qualsiasi vanto dei propri meriti, perché lui non può dire chi è e cosa fa, non può mostrarsi – non potrà mai farlo, nemmeno a fine carriera – e alle platee verrà presentato, sempre e soltanto col nome di battaglia: Comandante Alfa. Congedatosi col grado di maresciallo aiutante luogotenente SUPS (sostituto ufficiale di pubblica sicurezza) e uno stato di servizio che fa venire le vertigini (è il carabiniere più decorato d’Italia), il Comandante Alfa continua oggi a servire l’Arma come istruttore del GIS, ma svolge anche molteplici attività educative e divulgative per la collettività: scrive libri, tiene conferenze nelle scuole, organizza corsi in cui mette a disposizione di chiunque il proprio bagaglio di conoscenze ed esperienze tecnico-militari.

La pagina d’apertura del servizio con l’intervista al Comandante Alfa pubblicato su “Soft Air Dynamics” n. 112.

I corsi
Durante la sua carriera, il Comandante Alfa ha messo insieme un gran numero di brevetti: paracadutista militare abilitato alla caduta libera, esploratore, sniper, istruttore di tiro, armaiolo, sciatore, rocciatore, addetto al maneggio di esplosivi, esperto di lotta corpo a corpo e di CQB, istruttore di guida sicura, veloce/operativa e offensiva/difensiva. Tutte queste abilità costituiscono un patrimonio di conoscenze ed esperienze che il Comandante Alfa, come accennato – al di là del suo ruolo d’istruttore del GIS – è oggi impegnato a trasmettere a chi abbia interesse di apprendere le tecniche operative delle forze speciali.

Per quanto riguarda il CQB, in particolare, il Comandante Alfa organizza corsi di primo e secondo livello, ai quali – oltre a militari, operatori di polizia e professionisti della sicurezza – partecipano anche tanti softgunner. Il programma, teorico e pratico, prevede le seguenti materie ed esercitazioni:

• tecniche di perlustrazione;
• bonifica di ambienti ostili;
• valutazione delle minacce con analisi dei rischi;
• simulazioni di contrasto avanzato e di risposta ad agguato sotto stress;
• tecniche d’irruzione in ambienti delimitati sotto stress;
• tecniche d’ingaggio ad alto/basso profilo;
• studio degli ambienti;
• training con ingaggio a squadre.

Abbiamo partecipato anche noi ad uno di questi corsi… e ne abbiamo approfittato per intervistare il Comandante Alfa chiedendogli di parlarci della sua attività didattica e divulgativa, ma anche di come vede il soft air e i suoi praticanti.

Partecipanti al corso CQB di primo livello.

Soft Air Dynamics – Comandante Alfa, di norma a chi sono rivolti i corsi di CQB che lei organizza?

Comandante Alfa – A chi ha voglia d’imparare qualcosa, senza distinzione di età, di sesso, di ruoli… Insegno queste cose perché altrimenti tutto quello che ho imparato rimane a me. Così almeno lo insegno agli altri. Io sono sempre stato a disposizione di tutti, a disposizione della collettività, sia quand’ero in servizio e sia adesso che sono in congedo. 

Soft Air Dynamics – Da chi sono frequentati i corsi?

Comandante Alfa – Da tutti: uomini, donne, ragazzi dai diciott’anni in su, persone anche di una certa età… E come s’impegnano!

Soft Air Dynamics – Quindi lei non seleziona i partecipanti? 

Comandante Alfa – Io non faccio distinzione, se non in base all’addestramento che devo impartire. Certamente, a chi si avvicina per la prima volta al CQB, riservo il corso di primo livello, quindi, in questo senso, faccio distinzione. Nel caso di carabinieri, poliziotti, finanzieri, militari, ovviamente faccio un altro tipo di addestramento, perché costoro hanno già imparato qualcosa nelle forze armate o nelle forze dell’ordine cui appartengono. 

Soft Air Dynamics – La distinzione è dunque tra professionisti e dilettanti? 

Comandante Alfa – Non strettamente. A chi ci chiede di partecipare, poniamo delle domande, chiediamo che mestiere fa, cos’ha fatto nella vita, dopodiché tengo un briefing e decido il livello di addestramento da impartire.

Soft Air Dynamics – Immagino che lei imposti il programma didattico in base alla sua esperienza professionale… vuol dire magari che attraverso i suoi corsi è possibile acquisire la stessa preparazione dei GIS? 

Comandante Alfa – No, per diventare operatori del GIS ci vogliono anni e anni di addestramento. Però diciamo che quanto io trasmetto sono le tecniche base che deve imparare il militare che intraprende il suo percorso formativo nel GIS. 

Soft Air Dynamics – Ma in definitiva i suoi corsi sono pensati per far divertire i partecipanti o per trasformarli in professionisti?

Comandante Alfa – Beh, come ho accennato, per trasformare una persona in un bravo professionista ci vuole tempo… e non è che tutti i partecipanti tornino a fare i corsi. Diciamo che inizialmente Io scopo è quello di far divertire le persone, poi, se continuano a venire… e s’impegnano… perché no? Il proverbio dice: impara l’arte e mettila da parte. Ma non si viene per forza ai miei corsi per fare questo tipo di mestiere. Ci sono tantissime persone, tantissimi ragazzi, che si iscrivono sotto la spinta di altre motivazioni… si divertono, conoscono altre persone, altri modi di pensare, fanno tante amicizie, imparano a star bene insieme agli altri, e questo è già qualcosa di molto importante. Ecco, io prima di tutto insegno alle persone a stare insieme, a fare squadra, ad aiutarsi tra di loro… Lo ripeto: ci vuole tantissimo tempo per formare dei professionisti… ma si può iniziare divertendosi.

Soft Air Dynamics – E quelli che vorrebbero effettivamente intraprendere la carriera delle armi? 

Comandante Alfa – Ne vengono tanti di giovani che sognano di entrare nelle forze armate o nelle forze dell’ordine. Anche per loro… anzi soprattutto per loro… è importante acquisire il senso di squadra, lo spirito di sacrificio, la disponibilità alla fatica, la determinazione a non mollare mai. A questi ragazzi che aspirano a entrare in polizia, nei carabinieri, nell’esercito, oggi insegno qualcosa che poi sarà utile alla loro carriera, se avranno la fortuna di entrare nei corpi ai quali faranno domanda.

Soft Air Dynamics – Tra le persone che si iscrivono ai suoi corsi vi sono anche tanti giocatori di soft air. Che idea si è fatto di loro e di questo sport?

Comandante Alfa – Non ho mai frequentato l’ambiente del soft air, ma il gioco lo conosco… posso chiamarlo così, no?… Alla fine è un gioco, no?… Beh, è divertente. Una cosa che mi ha colpito è che questi ragazzi non li ferma la pioggia, non li ferma il freddo, non li ferma il vento… non li ferma niente. Questi vanno imperterriti a giocare tutti i fine settimana, anziché stare a casa con famiglia, o la fidanzata… vanno lì, a correre, a faticare… una cosa incredibile, non l’avrei immaginato prima di conoscerli. In ogni caso, credo che per i giovani… specialmente per i giovani… sia un’attività molto positiva, perché dà tantissime cose, oltre alla capacità di stare insieme. Consente a tanti ragazzi di tirare fuori il proprio talento, serve a renderli più sicuri, più convinti di sé stessi… Poi vedo che ci sono anche tante persone di una certa età. Beh, le approvo, perché sono convinto che a praticare un’attività del genere si rimanga giovani. Si gioca, ci si diverte, c’è anche competizione. E lo vedo ai miei corsi: li stimola il cronometro, si divertono a vedere chi è più veloce, chi è meno veloce… lo credo che, attraverso il gioco, le persone di una certa età riescano a non invecchiare, mentre i giovani apprendono tante cose che possono servir loro nel corso della vita.

Una squadra di allievi si appresta a fare irruzione attraverso un varco all’interno di un edificio.

Soft Air Dynamics – In effetti, vedo che ai suoi corsi partecipano anche tanti uomini maturi, oltre ai giovani…

Comandante Alfa – Sì, tantissimi… vabbeh, tanti vengono anche per conoscermi… insomma… anche per curiosità, no?… E questo mi riempie sicuramente d’orgoglio. Gente che fa tantissimi chilometri per venire a conoscermi… e ovviamente anche a divertirsi, perché poi li faccio divertire. Li faccio divertire… e poi li tratto anche male, eh, perché poi bisogna essere seri in tutte le cose che si fanno… Certo, è un gioco, però attraverso il gioco, specialmente i giovani, hanno l’opportunità di rafforzare il carattere, quindi non è che li tratti proprio dolcemente…

Soft Air Dynamics – Tornando al soft air, crede che la pratica di questo gioco possa essere propedeutica alla formazione militare o law enforcement o a quella professionale nel settore security, oppure è qualcosa di completamente avulso dalla realtà? 

Comandante Alfa – lo credo che tutte le cose abbiano un lato positivo, no?… Quindi anche il soft air, per chiunque. Primo, perché fa fare movimento, quindi favorisce il benessere fisico; secondo, perché è sacrificio; terzo, perché aiuta a capire il proprio potenziale; quarto, perché si fanno tante amicizie, si apprende lo spirito di squadra, il significato dell’aiutarsi a vicenda. Quindi il soft air è sicuramente positivo, e non soltanto per chi vuole intraprendere la professione militare, ma anche per le persone che l’indomani vanno a lavorare in fabbrica, in ufficio, o a fare qualsiasi tipo di mestiere che nulla ha a che vedere con quello delle armi.

Esercizio d’irruzione all’interno di un edificio, con l’uomo di punta della squadra munito din scudo protettivo.

Soft Air Dynamics – Parlando di cose che aiutano a educare e rafforzare il carattere delle persone, so che lei va in giro per le scuole a tenere conferenze. Trova riscontro nei giovani? L’ascoltano? Che opinione si è fatto di loro?

Comandante Alfa – Sì, vado nelle scuole a parlare ai ragazzi, e lo faccio volentieri, perché mi sembra di parlare coi miei figli… perché purtroppo non ho avuto la possibilità di parlare coi miei figli, sono sempre stato impegnato col lavoro… Parlo ai giovani di vita vissuta, di esperienze, di gente che nella vita non aveva nulla, spiego loro l’importanza di saper fare sacrifici, perché le cose bisogna conquistarsele. Raccomando ovviamente di tenersi alla larga dalla droga, dall’alcol… e parlo di bullismo, parlo del rispetto… il rispetto che non si ottiene attraverso la violenza, ma aiutando le persone in difficoltà, le persone che hanno bisogno, facendo squadra con loro, non isolandole. Insegno anche ad ascoltare i consigli dei genitori, perché purtroppo i giovani tendono a non ascoltarli. Anch’io, quando ero piccolo, non ascoltavo i consigli dei miei genitori, perché temevo che si sbagliassero, perché mi vietavano di fare delle cose… poi, crescendo, ho iniziato anch’io ad ascoltarli… Ecco, dico questo ai ragazzi: dico che i genitori vanno ascoltati, perché in definitiva sono le uniche persone che ci amano veramente e che vogliono il nostro bene, e quindi, quando ci vietano di fare qualcosa, non lo fanno per dispetto, Io fanno perché ci amano. Io, purtroppo, non ho più la fortuna di avere i genitori, mia madre l’ho persa da poco. Anche quando sono diventato uomo, e poi padre, ho continuato ad ascoltare i consigli di mia madre… perché poi, quando hai dei figli, ti rendi conto di cosa significa… Insomma, parlo di queste esperienze vissute, dei sacrifici che ho fatto, parlo anche delle marachelle, delle cose che ho combinato… di quando perfino, giocando, rischiavo la vita, perché ero giovane, perché non capivo cosa fosse il pericolo, e facevo tutto il contrario di quello che mi dicevano i miei genitori. Per fortuna, a mano a mano che sono passati gli anni, mi sono reso conto che i miei genitori avevano ragione, ed è grazie a loro se alla fine sono diventato il Comandante Alfa.

Il Comandante Alfa consegna l’attestato di partecipazione a un allievo del corso.

Soft Air Dynamics – Vista la società in cui viviamo, immagino però che non tutti gli studenti che lei incontra siano ben disposti nei suoi confronti…

Comandante Alfa – Beh, certamente, quando vado nelle scuole, trovo anche dei ragazzi che nutrono atteggiamenti ostili verso le forze dell’ordine, perché magari hanno ascoltato degli amici che hanno detto loro cose negative sulla polizia, sui carabinieri, e quindi sono divenuti nemici dei tutori dell’ordine. Io, però, ribatto che noi siamo invece loro amici, perché quando interveniamo per qualsiasi ragione, lo facciamo anche per educare, perché i carabinieri, la polizia, le forze dell’ordine in generale, hanno anche questo dovere: educare i ragazzi, il che vuol dire che a volte siamo costretti a fargli… che so… la multa, perché magari col motorino fanno delle acrobazie che possono finire in tragedia… giusto per fare un esempio. Quindi, questo “muro” che divide certi giovani dalle forze dell’ordine, io credo che col dialogo possa essere abbattuto. E io vado nelle scuole anche per questo, per far sapere che noi, alla fine, abbiamo anche uno spiccato senso umano, non siamo soltanto le persone fredde che devono far rispettare la legge, come certi ragazzi ci vedono; siamo anche persone impegnate a educare.

Il Comandante Alfa, al centro della foto, insieme agli allievi del corso CQB di primo livello al quale ha partecipato anche il nostro redattore.

Soft Air Dynamics – Mi sembra che lei, in questo senso, svolga un importante lavoro anche sul fronte letterario. Ha già pubblicato tre libri di grande successo. Possiamo sperare di vederne un quarto?

Comandante Alfa – Intanto voglio ringraziare tutte le persone che hanno acquistato i miei libri, perché così facendo hanno contribuito a fare della beneficenza, mi hanno aiutato a fare del bene a persone che soffrono, e questo mi riempie di orgoglio. Sono grato a tutti per il sostegno che mi hanno dato. Detto questo, risposta affermativa: sto effettivamente scrivendo il quarto libro. Uscirà a marzo/aprile del 2020 e sarà presentato alla fiera del libro a Milano. Stavolta parlo della mia infanzia, trascorsa in una città come Castelvetrano. Molti sanno cosa vuol dire nascere a Castelvetrano, un paese un po’ difficile… Nel nuovo libro racconto dunque tutte le vicende che ho vissuto durante l’infanzia, tutto quello che ho fatto, le scelte che alla fine ho compiuto grazie all’educazione dei miei genitori, dei miei nonni, innanzitutto la scelta di stare dalla parte del bene. Credo che per i giovani sia un messaggio fortissimo… perché lo dico sempre nei miei incontri con loro: non esistono obiettivi irraggiungibili, basta credere fortemente in sé stessi e non mollare nei momenti di difficoltà. Solo così si possono realizzare i propri sogni e i propri obiettivi. lo l’ho fatto, e non vedo perché non debba farlo chiunque altro. lo non ho niente in più o in meno delle persone normali. Insomma, in questo libro mi sono messo a nudo, ho raccontato tutto… o quasi tutto. È la storia veritiera di quello che ho combinato quand’ero ragazzo. Spero che i giovani lo leggano e ne facciano tesoro: sono sicuro che riusciranno anche loro a concretizzare i propri sogni. 

Info corsi Comandante Alfa
Cell. 391 7512322 – 338 1701162
E-mail: info@comandantealfa.com
Sito web: www.comandantealfa.com
Pagina Facebook: Comandante Alfa

Il Comandante Alfa con la cornicetta contenente la locandina del numero 112 (giugno 2019) di Soft Air Dynamics, in cui è pubblicata l’intervista al leggendario fondatore del GIS dei carabinieri.

@ Copyright by Nut Promotion Soft Air Dynamics – Riproduzione vietata – Tutti i diritti riservati.

SOFT AIR DYNAMICS

è l'unica rivista mensile a diffusione nazionale interamente dedicata allo "sport del 21° secolo": il soft air, gioco di squadra che riunisce in sé le discipline del combattimento a fuoco simulato.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio