La nuova mimetica dei palombari italiani
Una nuova divisa mimetica per i Palombari
Articolo tratto da www.marina-difesa.it
Uomini di mare che si adoperano per recuperare oggetti sommersi. Il loro lavoro comprende anche la bonifica dei nostri litorali dagli ordigni esplosivi residuati bellici: questi sono i palombari del Comando Subacquei ed Incursori (ComSubIn), una delle categorie più “anziane” della Marina Militare.
Negli ultimi anni li abbiamo visti operare con per il relitto del Costa Concordia, a Genova sul sito del crollo della torre piloti del porto e nelle migliaia di operazioni tese a ripristinare la sicurezza della navigazione o balneazione, a seguito delle segnalazione di coscienziosi cittadini a seguito del rinvenimento di probabili manufatti esplosivi risalenti agli ultimi conflitti.
La mimetica finora utilizzata era molto simile a quella utilizzata dai colleghi dell’Esercito, con i quali spesso i nostri palombari hanno operato in modo congiunto come, ad esempio, a Fano (Pu) nel 2018 per neutralizzare una bomba d’aereo rinvenuta sul litorale, e in altre innumerevoli bonifiche subacquee svolte, quotidianamente, nei laghi e fiumi della nostra penisola.
Il 21 febbraio 2020, c’è stato un cambiambento storico per i nostri palombari, nello stesso giorno in cui si è svolto alla presenza del Ministro della Difesa, on. Lorenzo Guerini, il brevettamento dell’ultimo corso ordinario palombari. Da quella data infatti, agli uomini e alle donne del Gruppo Operativo Subacquei di ComSubIn è stata concessa in uso una divisa mimetica in tonalità di blu.
Il colore e gli accorgimenti di questo nuovo capo operativo, che per foggia, tipologia del vegetato e tessuto era lo stesso di quello fornito all’Esercito, sono stati studiati appositamente sia per ridurre l’impatto visivo della salsedine sulla mimetica, sia per essere antistatico aumentando quindi la sicurezza dei palombari durante le procedure di distruzione degli ordigni attraverso l’impiego di controcariche esplosive.
Questa particolare tenuta mimetica rappresenterà quindi, per gli anni a venire, i palombari della Marina Militare che, nei team operativi di ComSubIn ed a bordo delle unità navali, continueranno ad operare per la Forza Armata e per il Paese nel solco della loro centenaria tradizione.