Ottocento persone al funerale del softgunner
Nota della nostra redazione: il destino si è portato via una persona benvoluta e rispettata da tutti. Era un appassionato softgunner, un valente lavoratore e soprattutto un amato padre di famiglia. Sulla bara, la maglia del club, come una bandiera, come una medaglia. Il mondo del soft air oggi piange uno dei suoi migliori rappresentanti.
In ottocento per l’addio a Daniele Casagrande. La moglie ha assistito in video dall’ospedale
A Ceneda il funerale del motociclista morto nell’incidente in Francia. Il commosso ricordo di figlie e fratello. Sul feretro la maglia del softair
Articolo di Francesca Gallo per La Tribuna di Treviso
Ceneda, Vittorio Veneto (Tv), 6 luglio 2022 – «Il tuo viaggio continua senza di noi, l’amore dato e ricevuto non andrà mai perduto». Una folla commossa si è riunita ieri per dare l’addio Daniele Casagrande, il carrozziere 48enne la cui vita è stata spezzata in un tragico schianto in moto in Francia.
Circa 800 persone hanno gremito la Cattedrale di Ceneda, molte altre si sono assiepate fuori dell’edificio sacro. In prima fila gli amici, poi i clienti della carrozzeria Vittoria, dove era contitolare con il fratello Nicola, e i compagni delle tante gite in moto
Erano presenti anche Paolo Pin e Martina, la coppia di amici che il 26 giugno viaggiavano dietro la moto del carrozziere vittoriese e hanno assistito impotenti alla tragedia. Non ha potuto essere presente la moglie Simona Magagnin, ma ha assistito ugualmente alla cerimonia in videochiamata dalla clinica francese dove è ricoverata per i postumi dell’incidente.
La donna di 45 anni è rimasta gravemente ferita ed è tuttora immobilizzata a letto. Il feretro di Daniele Casagrande, impreziosito da un cuscino di rose bianche, è arrivato puntuale alle 15, sotto il sole cocente e in un silenzio surreale.
Straziati dal dolore, i familiari di Daniele: le figlie Alice e Gloria, i fratelli Attilio e Nicola, la mamma Francesca e il papà Italo. Avvolta attorno alla bara, la maglia del Foxtrot, l’associazione di softair di cui Daniele faceva parte. In divisa nera, con gli occhi arrossati, tutto il gruppo softair. Nella toccante omelia, il parroco monsignor Graziano De Nardo ha letto le parole che Simona ha scritto per il marito.
«Siamo qui a celebrare un marito premuroso, padre attento e presente. Tanti lo conoscevano per la sua disponibilità e per l’onestà e la dedizione al suo lavoro. Era generoso, sempre pronto ad aiutare gli amici e anche chi non conosceva, ma che sapeva essere in difficoltà. Uomo di compagnia e di spirito allegro, amico di tanti, leale e fedele».
Il fratello Nicola, con la maglietta della Royal Enfield, la moto su cui viaggiava Daniele, ha letto un toccante ricordo: «Oggi non deve essere un giorno triste, tu non avresti voluto che lo fosse, hai preparato l’ultima cosa bella per mesi, come solo tu sai fare, il tuo viaggio verso la Spagna. Il tuo spirito sarà sempre con me, fatti sentire ogni tanto, così il mio viaggio sulla terra sarà più facile. Ciao fratello e buon viaggio». Infine, la testimonianza delle figlie Alice e Gloria.
«Se siamo tutti qui oggi è solo per lui e per portare merito a tutti gli insegnamenti che ci ha dato come padre, marito, figlio, amico, tutto quello che è stato. Gli dobbiamo tantissimo e l’unico modo per onorarlo è portare avanti i suoi insegnamenti». Poi un abbraccio e un lungo applauso.
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