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Saiga 12 SBS Tokyo Marui: buon sangue non mente

Ecco la versione compatta della prima shotgun da soft air gas blowback

Saiga 12 SBX Tokyo Marui

È la replica GBB dell’omonimo fucile russo calibro 12

A due anni dal lancio del Saiga-12K (vedi Soft Air Dynamics n. 150, aprile 2023) – replica dell’omonimo fucile calibro 12 sviluppato dalla Izhmash su base AK per il settore law enforcement – ecco che dal cappello a cilindro di Tokyo Marui esce la versione compatta del modello: il Saiga-12 SBS (l’acronimo sta per “Short-Barreled Shotgun”). Il prodotto non nasce semplicemente dallo “scorciamento” del Saiga-12K, ma presenta un’importante novità: l’aggiunta della modalità full-auto.

 Annunciato nell’estate del 2021 e uscito nel 2023, il Saiga-12K è stato la prima shotgun da soft air con funzionamento gas blowback (GBB). Dotato di un’innovativa unità engine ad esso dedicata, il fucile ha la particolarità di non utilizzare shotshell per l’alimentazione, bensì un caricatore low-cap da 45 colpi, cosa che, se da un lato ne riduce il realismo, dall’altro lo rende molto più pratico ed efficace per l’impiego in gioco.

Rispetto alla serie M870 a gas Marui, che può sparare fino a sei pallini contemporaneamente, il Saiga-12K ne lancia solo tre per volta, ma secondo noi, considerata la buona saturazione della rosata in rapporto alle esigenze di autonomia di fuoco, si tratta di un quantitativo ottimale. I pallini vengono proiettati attraverso tre canne separate, ciascuna dotata di una propria camera di lancio, a sua volta dotata di hop-up fisso.

Il sistema di funzionamento del Saiga-12K è anche provvisto di un congegno d’arresto automatico (disattivabile) che interrompe lo sparo all’esaurimento dei pallini nel caricatore, ed è in grado di dosare la potenza dell’ultimo colpo – quello che precede lo stop – in base al numero dei BB rimasti in camera.

 

Il Saiga-12 Sbs Marui, ispirato alle carabine custom derivate dai Saiga full size real steel, adotta la stessa meccanica del Saiga-12K, con la differenza, come accennato, di sparare anche a raffica oltreché in modalità semiautomatica.

Esternamente, molte sono le differenze tra la nuova replica e la “sorella maggiore”, e si sostanziano, oltreché nella lunghezza decisamente inferiore, nell’adozione di un calcio telescopico/abbattibile AR type al posto di quello fisso, di un paramano con tre slitte Picatinny – di cui due laterali ed una superiore con mire di backup integrate – di un’impugnatura a pistola ergonomica provvista di finger rest e di una canna esterna da 7,5” completa di un poderoso spegnifiamma applicato alla volata.

Il modello viene fornito di serie con un caricatore da 90 colpi (al posto del mag da 45 del Saiga-12K).

Dati tecnici
Lunghezza a calcio aperto: 675/755 mm
Lunghezza a calcio abbattuto: 490 mm
Lunghezza canna interna: 200 mm
Peso: 3,480 kg
Capacità caricatore: 90 colpi
Funzionamento: gas blowback

Il sistema di funzionamento del Saiga-12 Marui, specifico del modello, consente di sparare tre pallini contemporaneamente e di provare un potente, realistico effetto-rinculo.
A differenza del Saiga-12K, che ha la volata priva di spegnifiamma, il modello SBS ne monta uno dedicato in alluminio, con zigrinature e fenditure laterali.
All’estremità anteriore del paramano, sopra la canna, troviamo il finto registro di regolazione del recupero gas. Nel Saiga-12K, al posto della slitta superiore, c’è una bindella col mirino.
Ai lati del paramano sono applicate altre due slitte Picatinny, mentre la quarta, inclusa nel corredo di serie, può essere fissata al lato inferiore dell’astina.
La slitta Picatinny superiore integra, alle due estremità, una tacca di mira e un mirino di backup, utilizzabili quando non sono montati congegni aggiuntivi quali ottiche o dot sight.
Il receiver è quello tipico della serie AK. Il coperchio superiore è in acciaio stampato, come nell’arma vera, mentre il lower receiver è di zinco pressofuso.
La finestra d’espulsione è molto più ampia di quella degli AK convenzionali, essendo ovviamente adattata alle dimensioni delle cartucce calibro 12 utilizzate dalla shotgun.
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L’arma vera spara solo a colpo singolo, ma nel caso della replica è stata aggiunta la modalità full-auto (A) in posizione intermedia tra semi-auto (F) e sicura (S).
Sul lato sinistro del lower receiver troviamo il caratteristico attacco per il mount base laterale dell’ottica, tipico degli AK, che può essere acquistato separatamente.

Nelle due foto sopra: il calcio pieghevole è dotato di pala Enhanced type regolabile in lunghezza su sei posizioni.
Il buffer tube è dedicato.
L’impugnatura a pistola non è quella tipica degli AK, ma è un’A2 per AR.
I due lati del caricatore da 90 colpi con guscio esterno in polimero.
Il sistema d’arresto automatico può essere disattivato spostando l’apposito cursore visibile qui in primo piano.
Il caricatore contiene il serbatoio dei pallini e quello del gas, uniti in un blocco unico. Quest’ultimo può essere estratto dal guscio esterno premendo il pulsante di sgancio situato nella parte alta del dorso.
Come nel caricatore del Saiga-12K, sul dorso del serbatoio del gas è applicata un striscia adesiva che indica le temperature critiche e quelle ottimali per l’impiego del propellente.
Il gruppo otturatore col dispositivo di rinvio separato. Quest’ultimo è dotato di tre molle per lo svolgimento delle funzioni di recupero e ammortizzazione. Il sistema riproduce in maniera piuttosto realistica il design della meccanica real steel.
La meccanica adotta un pistone di grandi dimensioni, con un diametro di circa 19 mm.
L’imbocco della camera di lancio visto dal lato dell’otturatore.
Il sistema di caricamento dei pallini visto attraverso il vano caricatore.
Come già visto, la replica è dotata di un sistema d’arresto automatico (disattivabile) che ferma lo sparo all’esaurimento del caricatore.
Le dimensioni del modello sono vicine a quelle della carabina compatta AKS-74U. La lunghezza dell’astina è sufficiente a farvi aderire comodamente la mano.
A prima vista, il modello sembra un AK custom con la canna corta, ma il caricatore rivela chiaramente che si tratta di un Saiga-12. Sia il calcio che l’impugnatura a pistola sono M4 style, quindi ci s’abitua facilmente a usarli.
Per la prima prova di tiro, abbiamo sparato cinque colpi (per un totale di quindici pallini) in modalità semi-auto contro un bersaglio formato A3 posizionato a 15 metri di distanza.
La rosata è più o meno la stessa che si riesce a ottenere col Saiga-12K. La concentrazione di colpi (escludendo un flyer) ha circa l’ampiezza del palmo della mano.

Nelle due foto sopra: la seconda prova di tiro è stata eseguita sparando dieci colpi (per un totale di trenta pallini) sullo stesso bersaglio formato A3 posizionato a 15 metri di distanza, ma in modalità full-auto. Come si può vedere, i pallini si sono un po’ dispersi verso l’alto e verso il basso a causa del rinculo, ma la rosata risulta più concentrata del previsto.

 

SOFT AIR DYNAMICS

è l'unica rivista mensile a diffusione nazionale interamente dedicata allo "sport del 21° secolo": il soft air, gioco di squadra che riunisce in sé le discipline del combattimento a fuoco simulato.

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