Nota della nostra redazione: nell’articolo che segue, pubblicato da Il Giorno, edizione di Milano, si parla sia di “armi ad aria compressa” che di “armi da soft air”. Conoscendo la scarsa dimestichezza della stampa generalista con l’argomento soft air, ci chiediamo se il cronista non abbia fatto un po’ di confusione come spesso accade…
Spara sui vetri delle auto in sosta: «Mi alleno con le armi softair»
Denunciato per danneggiamento aggravato, lancio pericoloso di oggetti e detenzione abusiva di armi
Articolo tratto da Il Giorno Milano
Milano, 1 giugno 2020 – Nella notte aveva sentito degli spari particolari e dei vetri infranti e così ieri un uomo residente in via Teodosio ha chiamato la polizia. Nella strada, verso piazza Sire Roul, gli agenti hanno trovato due auto danneggiate, una con il finestrino anteriore infranto e l’altra con due grossi buchi nel lunotto posteriore. In breve tempo, attraverso le indicazioni dell’uomo che li aveva chiamati sono riusciti a risalire all’autore dei danneggiamenti, che ancora stava camminando in zona. Si tratta di un uomo italiano di 51 anni residente nella stessa via Teodosio e già conosciuto dalle forze dell’ordine, che ha spiegato di aver sparato con armi ad aria compressa alle macchine per esercitarsi a fare il tiro a segno.
I controlli degli agenti sono proseguiti nel suo appartamento, sono state trovate diverse armi da soft air e anche numerose armi bianche, per lo più coltelli, di cui è collezionista e che gli sono state sequestrate. L’uomo che ha voluto precisare di essere un tifoso interista sempre presente allo stadio nelle curve, è stato denunciato per danneggiamento aggravato, lancio pericoloso di oggetti e detenzione abusiva di armi.
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